Storia

LA NOSTRA STORIA

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L’idea di dar vita ad un coro di canti di montagna nasce dal desiderio di un gruppo di coristi della “Schola Cantorum” del Santuario di Rho (MI) che erano soliti ritrovarsi dopo la funzione religiosa nella sede degli “amici della musica” di via Cardinal Ferrari a Rho (MI).

Questo gruppo di amici esprimeva al vice maestro della Schola Cantorum, Cherubino Banfi, il desiderio e la voglia di esibirsi in canti di montagna durante le gite della corale. Si cercò di creare un gruppo sotto la direzione del maestro Banfi, il quale dopo un breve periodo rinunciò all’incarico. Nonostante il tentativo fallito, rimase scolpito nella mente di tutti i componenti del gruppo il nome “Stella Alpina”, nome che voleva richiamare alla mente la montagna.

Dopo questa esperienza, il gruppo di amici propose l’incarico al maestro Cerri, che però rifiutò. Passarono quindi alcuni anni con quell’idea accantonata ma non dimenticata. Tra il 1962 e il 1963 il gruppo di amici che era solito trovarsi dopo la funzione all’uscita del Santuario decise di comune accordo di parlare dell’idea di dar vita ad un coro di canti di montagna accogliendo la proposta dell’amico Domenico, detto “Meo“, che lamentava il fatto che il discorso era stato accantonato.

Un componente del gruppo espresse l’idea che senza un maestro non si poteva neppure parlarne di creare un coro. Domenico però aveva già pensato al nome della persona a cui dare l’incarico di maestro.

La persona a cui pensava era Gianni Borghetti che conosceva già la musica e amava i canti di montagna. Tutti i componenti del gruppo accolsero di buon grado la proposta dell’amico Domenico, ma Gianni Borghetti comprese fin da subito l’impegno che avrebbe dovuto assumersi.

Si prese quindi del tempo per rifletterci, accettando poi l’incarico con entusiasmo, ma ponendo come condizioni di mantenere il nome STELLA ALPINA per il coro, di scegliere e gestire le voci come riteneva opportuno e di ufficializzare la nascita del coro dopo un periodo “di prova”.

Dopo qualche settimana tutti coloro i quali volevano far parte di questo coro incominciarono a parlare di questa iniziativa. Vennero scelti i locali ad uso della Schola Cantorum per le prove.

La voce si sparse e arrivarono altri futuri coristi che si aggiunsero al piccolo gruppetto iniziale. Gli elementi erano ormai una ventina.

Il primo canto che Gianni Borghetti insegnò ai suoi coristi fu il canto friulano “Al Cjante il gial”, tutti i membri del gruppo furono entusiasti per il piacere di cantare finalmente insieme questo genere di canti ma, al contrario, Gianni Borghetti era deluso dalle voci poco educate e male accordate.

A questo punto il maestro pensò che si rendeva necessaria una selezione delle voci in quanto non tutti possedevano le qualità richieste. Vennero scelte quindi le voci più adatte, ma dopo questa selezione fu necessario acquisire altri nuovi elementi fino ad arrivare a circa 23 coristi.

Era ormai il 1965 e il maestro Borghetti ufficializzò la nascita del Coro Stella Alpina.

Era consapevole che per formare un buon coro avrebbe avuto bisogno di tempo, ma i coristi lo spingevano a proporre la partecipazione del coro a qualche concorso.

Si decise quindi di partecipare al concorso corale di Tradate (VA) dove il coro si classificò ventesimo su venticinque cori partecipanti. I coristi si convinsero quindi che era necessario attendere ancora qualche tempo. Il maestro Borghetti dopo aver apportato alcuni accorgimenti e grazie alla sua umiltà che lo portava a chiedere suggerimenti per il miglioramento del coro ad altri maestri, portò il coro a classificarsi al quinto posto al concorso di Appiano Gentile (CO) al quale partecipavano 21 cori alcuni dei quali con lunga esperienza. Fu in questa occasione che il coro fece la conoscenza del maestro Piero Andreose colonnello degli Alpini che visitò la sede del coro e presenziò alle prove contribuendo a dare un’altra spinta verso l’alto.

A questo punto il coro cominciò a farsi conoscere.

1967 prime esibizioni (FILEminimizer)

I coristi erano entusiasti nel cantare i canti della montagna e non perdevano occasione di cantarli coinvolgendo anche altre persone. Fu infatti in una di queste circostanze che in un rifugio del Brenta un corista (Gianni Lorenzi) in compagnia di alcuni amici mentre si gustava una buona birra, intonò insieme a loro, un canto di montagna. Con sorpresa dei gitanti, si fecero avanti 2 giovani tedeschi appassionati di canti di montagna.

I due giovani offrirono una grappa al gruppo e fecero subito amicizia. Cantarono insieme e il legame si rafforzò ancora di più. A Rudiger e Albrecht (questi i nomi dei due giovani), venuti a conoscenza che i gitanti incontrati facevano parte di un coro, venne l’idea di invitare il coro Stella Alpina per alcuni concerti in Germania.

Fu così che nacque la prima di numerose tournée in terra tedesca (era il 1970). Subito dalla prima tournée il successo fu enorme, con sale sempre gremite e pubblico entusiasta. Successo che colse di sorpresa gli stessi amici tedeschi e che portò poi il coro ad esibirsi in Germania per ben 13 volte (’70, ’72, ’75, ’76,  ’79, ’82, ’83, ’86, ’88, ’91, ’95, 2007, 2016).

concerto a bad teinach (FILEminimizer)

Nel 1971 si arriva ad una pietra miliare nella storia del Coro Stella Alpina, infatti il coro tornò ad iscriversi ad un concorso, più precisamente quello di Genova sperando di ripetere almeno l’esperienza positiva di Appiano Gentile. Fu invece un grandissimo successo, infatti il coro vinse il concorso davanti a 25 cori.

A questo punto in tutti fu chiaro che il coro stava raggiungendo degli alti livelli e la sua fama cominciava a diffondersi.

Nel 1973 un’altra conferma del livello raggiunto dal coro si ebbe con il secondo posto conquistato al concorso di Ivrea (TO) con 29 cori partecipanti.

Un’altra tappa fondamentale per il coro è stata l’incisione del primo LP nel 1974 presso la sala di incisione della S.A.A.R Joker di Pero (MI).

1974 registrazione primo disco (FILEminimizer)

A questo seguirono altri 3 LP, un 45 giri e 3 CD che raccolgono i più significativi canti del repertorio del coro.

Aprile 1977 registrazione secondo disco (FILEminimizer)

Il nome del coro Stella Alpina cominciava ad essere conosciuto a livello nazionale.

Ne sono testimonianza la partecipazione alle più importanti rassegne corali tra le quali si ricordano quella di Conegliano Veneto (TV), Volterra, Toano (RE), Bolzano, Rovigo, Bassano del Grappa (TV), Padova, Alatri (FR), Roma, Susa (TO), Coriano (FO), Nus (AO), Schio (VI), Rovereto (TN), Gavardo (BS), Acqui Terme (AL), numerose volte a Milano, Minusio (Svizzera), Lugano (Svizzera), Verona, Parma, Fidenza (PR), Cevio (Svizzera), Majano (UD), Chiampo (VI), Pregassona (Svizzera), Laives (BZ), Aosta, Novi Ligure (AL), Sassuolo (MO), Treviso, FirenzeUrbania (PU) e tante altre.

rassegna a Nuoro (FILEminimizer)

Oltre a queste il coro organizza una rassegna corale a Rho nella quale hanno partecipato alcuni tra i cori più importanti del panorama nazionale e non come I Crodaioli di Arzignano (VI), Stelutis di Milano, Rosalpina di Bolzano, Corocastel di Conegliano Veneto (TV), Camerata Corale La Grangia di Torino, Val del Domm di Milano, Vocidalmondo di Milano, Penna Nera di Gallarate (VA), Martinella di Firenze, El Vajo di Chiampo (VI), Vos da Locarno di Locarno (Svizzera), Monte Peller di Cles (TN), Monte Cauriol di Genova, Tre Pini di Padova ed altri.

Nel 1978 in occasione della Settimana Internazionale organizzata dal Comune di Rho con gruppi sportivi e folkloristici provenienti da tutta Europa, al coro veniva affidato il compito di organizzare la parte folkloristica.

In questo caso venne invitato un gruppo irlandese di Dublino che facevano una danza tipica irlandese. Con i componenti di questo gruppo si instaurò subito una bella amicizia aiutata anche dal fatto che i componenti del coro ospitavano nelle loro case i componenti del gruppo irlandese. Da questa amicizia nacquero le tournée in terra di Irlanda la prima delle quali proprio nel 1978, poi replicata nel 1980 e nel 1983. Anche in questo caso, come già successo in Germania, il coro ottenne subito un grande successo replicato nelle due tournée seguenti.

esibizione a dublino (FILEminimizer)

Una cosa che è rimasta dalle varie tournée effettuate all’estero è la grande amicizia con gli amici tedeschi e irlandesi.

Il successo del coro lo si riscontra anche nelle prestigiose sale nelle quali si è esibito.

A questo proposito si ricordano l’esibizione nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Filarmonico di Verona, Salone dei Cinquecento a  Palazzo Vecchio di Firenze, Piazza Navona a Roma, Sala del Trono al Palazzo Ducale di Urbania (PU), Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme (PR).

concerto conservatorio di milano (FILEminimizer)

I successi e i riconoscimenti pubblici del coro sono stati davvero tanti, questo grazie all’alto livello raggiunto nelle esecuzioni, livello che è stato possibile raggiungere grazie all’impegno profuso da tutti i coristi nel corso degli anni nelle prove settimanali che sono il vero campo di allenamento e di studio per permettere poi di esibirsi nei concerti e nelle rassegne.

 

Dopo parecchi anni il coro, più precisamente il 2006, decide di provare a rimettersi in discussione partecipando ad una rassegna promossa dall’USCI (Unione Società Corali Italiane) che proprio una rassegna non è, ma è in realtà un concorso. Si trattava infatti di partecipare a delle eliminatorie con una commissione giudicante per poi avere la possibilità di esibirsi nella “finale” nel prestigioso Teatro Dal Verme di Milano. Ebbene, il coro ancora una volta stupisce se stesso superando la fase eliminatoria per poi esibirsi nel Teatro Dal Verme davanti ad una platea di circa 1000 persone.

Nel corso dei primi 50 anni il coro si è esibito in pubblico in più di 700 tra concerti, rassegne ed esibizioni in Italia e all’estero.

Un grande riconoscimento va quindi a tutti i componenti che fanno parte e che hanno fatto parte del coro ed un caloroso abbraccio ai fondatori ed in particolare al Maestro Gianni Borghetti che si è preso la responsabilità di formare il coro e di dirigerlo per 48 anni per poi lasciare per un breve periodo la bacchetta al Maestro Giovanni Scomparin, per poi passarla definitivamente all’amico e competente Maestro Francesco Maria Ferrario.

Un ringraziamento particolare va a tutto il pubblico che ci ha seguito e che ci segue nelle nostre esibizioni, perché senza i loro applausi i cinquant’anni di vita sarebbero stati solo un sogno e nulla più.

2015 tutti i presidenti e i 2 maestri (FILEminimizer)

Nella foto qui sopra tutti i Presidenti del Coro, il Maestro Gianni Borghetti e l'attuale Maestro Francesco Maria Ferrario

Il 2 Giugno 2015 è arrivato un grande riconoscimento, l’ONORIFICENZA CIVICA che il Comune di Rho (MI) ci ha conferito in occasione dei 50 anni di attività.

Questo riconoscimento da parte del Comune di Rho (MI) ci gratifica per un’attività che portiamo avanti da 50 anni con grande passione e dedizione e che ci vede oggi più che mai uniti e con la voglia di continuare per almeno altri 50 anni…!!!

onorif

Il coro, dopo aver festeggiato questo prestigioso traguardo, prosegue nella sua attività cercando di migliorarsi sempre e cercando di coniugare innovazione e tradizione!

Grazie all’incessante e appassionato lavoro del nostro corista Renzo Moroni che ha saputo sfruttare la parte migliore dei social network, abbiamo intessuto durevoli rapporti con tutta la coralità italiana e non. Renzo ha creato una pagina Facebook “Coralmente Insieme” che pubblicizza l’attività corale di tutti e, in poco tempo, ha raggiunto un numero incredibile di followers (più di 10 mila!!!).

Nel 2016 abbiamo effettuato la nostra Tournée n. 13 in Germania grazie all’interessamento dei carissimi amici della Foresta Nera che ci hanno voluto ancora una volta da loro per una serie di 3 concerti che hanno visto un pubblico sempre numeroso e appassionato. Tournée che ha rinsaldato ancora di più l’amicizia tra il coro e gli amici tedeschi.

Abbiamo anche deciso di partecipare a dei festival corali. Nel 2017 abbiamo partecipato al Festival Corale Internazionale della Val Pusteria partecipando ai vari concerti che questo evento propone in 3 giorni lungo tutta la Val Pusteria e in Austria. Nel 2018 è stata la volta dell’altro festival Rezia Cantat organizzato su una giornata in valtellina a Chiavenna (SO). Questi festival permettono di incontrare tutti insieme tante realtà corali riunite in un unico luogo e questo permette di ascoltare tanti bei cori e di instaurare nuove amicizie.

Il 2018 è stato l’anno che ci ha portato ad effettuare una nuova Tournée all’estero. Questa volta il coro si è esibito per la prima volta in Francia, esattamente alla Maison d’Italie a PARIGI. Anche in questo caso siamo riusciti a portare i nostri canti e il nostro modo di stare insieme agli amici francesi che sono stati entusiasti di questa nostra partecipazione. Altra novità è stata la trasferta effettuata in treno invece del classico pullman (la distanza da Parigi era notevole e andare in pullman sarebbe stato davvero troppo pesante).

Gli anni subito dopo il nostro 50esimo, hanno visto il numero dei concerti crescere in maniera enorme e siamo arrivati a effettuare più di 20 concerti in un anno (cioè circa 2 al mese considerando i 2 mesi estivi di Luglio e Agosto in cui siamo sempre fermi).

Nel 2019 è stato l’anno di un’altra “prima volta” per il coro. Infatti su invito della Corale Vesuviana ci siamo esibiti ad Ercolano (NA) in una chiesa stracolma di gente che ci riservato addirittura una impensabile standig ovation dopo la nostra esecuzione di O Mia Bela Madunina (da non credere). Trasferta che ci ha regalato grandi emozioni e l’amicizia del coro partenopeo che poi abbiamo invitato da noi a Febbraio 2020, la data è molto particolare, è il 22/02/2020. Cosa ha di speciale questa data? Di speciale ha obiettivamente poco, ma di “sinistro” ha molto. Erano i giorni in cui scoppiava in Italia la pandemia del COVID 19. In quei giorni in cui abbiamo ospitato gli amici napoletani c’era un gran fermento e le notizie cominciavano a girare il più delle volte incontrollate. Siamo riusciti ad effettuare il concerto la sera del 22 febbraio e a portare a visitare MIlano il giorno dopo. Poi dal lunedì cominciavano le varie chiusure e iniziava il primo lockdown…

Ecco, appunto, il lockdown!!! Iniziava il periodo più buio non solo per i cori, ma per tutti.

La nostra attività, così come quella di tutti i cori, è stata bloccata a causa delle restrizioni in pratica per 2 anni. Non siamo più riusciti a fare le prove, ci si vedeva ogni tanto grazie alla tecnologia che permetteva di collegarci tutti insieme dalle proprie case, ma non si poteva certo portare avanti le prove. In questo periodo la paura più grande era quella che il coro non potesse più riprendersi vista la mancanza di possibilità di esibirsi in pubblico, ma anche e soprattutto la mancanza di prepararsi facendo le prove. Per nostra fortuna siamo riusciti a non perdere coristi, ma addirittura a guadagnarne un paio. Questo fatto ci ha fatto capire che il coro poteva riprendere la sua attività e questo ci ha dato una grande spinta.

Finalmente verso la fine del 2021, con tutte le cautele del caso (mascherine, distanze, ecc.) e grazie alla Chiesa messaci a disposizione a Mazzo di Rho, abbiamo piano piano ripreso. Prova dopo prova abbiamo capito che la voglia di cantare era rimasta intatta in tutti noi e così la nostra attività è ripresa (direi anche alla grande!).

Abbiamo ripreso ad organizzare la nostra Rassegna Corale Città di Rho portando nella nostra città sempre il meglio della coralità italiana.

Anzi in questo 2023 organizzeremo la nostra annuale Rassegna nel nuovo avveniristico Teatro Civico di Rho, un teatro con un’acustica praticamente perfetta che dà alla città di Rho un palcoscenico davvero importante.

Attualmente il coro ha superato gli 800 concerti in pubblico.